L’epopea fassiniana

l’incontro con l’assessore all’istruzione
di Giorgio Savini

Viene Fassino: niente meno che il sindaco a farci visita, a noi dell'Altiero Spinelli, a noi che pensiamo in quattro lingue e ne parliamo tre, perché due, nella confusione, si sono mescolate. Viene Fassino, la scuola freme, l'orchestra e il teatro si mobilitano! No, Fassino non ci sarà. Fassino è stato trattenuto a Roma a causa della situazione del paese, che tutti conosciamo, ma in compenso la scuola potrà incontrare l'assessore all'istruzione, Mariagrazia Pellerino.


Finalmente, prende parola l'assessore. Inizia porgendo il saluto del sindaco e rilevando “il particolare impegno e la dedizione della professoressa Vighi Miletto” per “un'opera di chi ha saputo vedere lontano”, in “una Torino che si vuole mettere in contatto con il mondo per ripensarsi”. Rivolge poi alla Preside i suoi complimenti, per “una scuola che dà ai propri studenti opportunità uniche di confronto con culture e metodi di insegnamento diversi, fra cui musica e teatro di alto livello.”

E così, gli onori riservati al sindaco vengono orgogliosamente sfoggiati al cospetto dell'assessore: l'orchestra suona “We wish you a merry Christmas” e il gruppo teatrale esegue una delle scene finali di “Camicie Rosse”. Dopodiché, prende parola la Preside, dando il benvenuto a Mariagrazia Pellerino e augurando che “la realtà nascosta della scuola continui a progredire con questi ragazzi bravi, anche se non mi piace dirlo davanti a loro, che sono bravi.”

“La scuola mi ha formato, ho partecipato all'EEYP e ho visto che l'Italia non è ridotta così male”

Prende in seguito il microfono Gabriella Bozzi, l'insegnante delle elementari andata recentemente in Cina a rappresentare la scuola come “ambasciatrice d'avanguardia del Piemonte”, che sottolinea l'entusiasmo con cui “crediamo tutti fino in fondo in questo progetto ambizioso per una scuola a frontiere aperte”.
Finito il suo discorso, due madri che hanno scelto per i propri figli le elementari dell'Altiero Spinelli vengono chiamate a descrivere “l'importanza del progetto bilingue per le possibilità all'estero, mentre contemporaneamente l'insegnamento dell'italiano rimane buono.”

“Torino è orgogliosa di una scuola come lo Spinelli!”

In seguito, prende parola Riccardo D'Aquino, studente della 5°D che frequenta questa scuola dalle medie. “La scuola mi ha formato, ho partecipato all'EEYP e ho visto che l'Italia non è ridotta così male: il nostro livello è alto e la mentalità dello Spinelli permette di avere una buona preparazione per l'università”.
Infine, in un moto di passione, l'assessore esprime “l'orgoglio di Torino per una scuola come lo Spinelli!”, sollevando un applauso che si fa sentire ben oltre i muri dell'Auditorium.
L'incontro finisce con un: “Arrivederci e grazie”.

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