We’ve been hearing this “famous” expression for a while, resounding on the streets of our city during students’ protest demonstrations.
But why should we listen to it?
Why should we demonstrate?
What are the TRUE reasons that urge us to go down to do it?
«I demonstrate to express my opinion; we live in a democratic country and we have duties and rights – one of those is to demonstrate and it’s also written in our constitution. If I think something’s unfair, I can and I must say it. If we are “free” now, it’s just because of the 1968’s revolutions. So we have to follow that example or they will put us down», said Student C.
A tutti noi piace una scuola pulita: niente pavimenti polverosi, niente banchi ricoperti di così tante opere d’arte’ da far concorrenza al Louvre.
Ma di chi è la colpa?
E siamo sicuri che il colpevole sia, effettivamente, solo uno?
Con la gentile collaborazione della professoressa Serre siamo riuscite a dare una risposta a questo punto decisamente importante e ci è stato possibile indagare più a fondo sui perché e sui percome della scarsa pulizia. Per così dire: abbiamo dato una bella spolverata ad un argomento che viene tirato in ballo di rado.
I collaboratori scolastici –così ci è stato riferito- hanno dei turni e ad ognuno di loro sono affidate varie classi e fin qui tutto chiaro. Ma pare proprio che il tempo a disposizione scarseggi: quando gli studenti escono alle 13.50 –lasciando le aule più o meno pulite- restano solo dieci minuti per pulirle e, ovviamente, non bastano. Quindi le classi finiscono con l’essere sistemate –sommariamente- il mattino seguente.
All’inizio dell’anno c’era stato un incitamento da parte della professoressa Serre per quanto riguarda la pulizia delle aule ogni giorno e la cosa sembrava anche funzionare, ma ora pare si stia riscontrando nuovamente un calo nella pulizia giornaliera.
E’ sì vero che ogni studente ha il diritto di trovare sempre l’aula in ordine, i banchi puliti e i cestini svuotati, ma la colpa non va completamente addossata ai collaboratori scolastici; in fondo non sono loro quelli che disegnano sui banchi o gettano cartacce a terra.
Quindi saremo propense a dire che questo ‘scontro’ Studenti vs. Bidelli si conclude con una parità di colpe.
I collaboratori scolastici dovrebbero forse impegnarsi a mantenere la nostra scuola bella e pulita, ma anche noi, da parte nostra, dovremmo cercare di non scambiarla per una pattumiera di enormi dimensioni e neanche improvvisarci i nuovi Michelangelo sui banchi.
Oltre la testimonianza della professoressa ci siamo aggiudicate anche il commento di un alunno-indignado (più o meno).
Alunno E: «Per quanto riguarda la pulizia della scuola non è che pretendiamo che debba essere sempre perfettamente lustra; basterebbe anche solo una passata con la scopa per togliere il grosso dai pavimenti, o una pulita alle lavagne e al gesso caduto per terra e magari una spolverata allo strato perenne di polvere. Tutto questa è anche per una questione di igiene! Per i banchi, purtroppo, i bidelli non ne possono niente se i ragazzi cercano di esprimere la loro arte»
Lire est un droit des jeunes, ou mieux, c’est presque un devoir.
Malheureusement dans notre lycée on n’a pas de bibliothèque, mais ça serait formidabile d’en avoir une, n’est-ce pas?

Madame Dall’acqua: «Le problème le plus gros c’est que ici nous n'avons pas l'espace pour une bibliothèque. On pourrait l’organiser quand on nous donnera l'espace requis. Malheureusement, c'est une question un peu délicate: on doit avoir un espace qui soit convenable et que c'est sutout au rez de chaussée sans classes sous et beaucoup de règles de sécurité doivent aussi être respectés. Dans l'avenir, nous verrons comment cette école sera organisé quand la présidence changera. Je pense bien que cela peut être une idée utile et valable puisque, passant beaucoup d’ heures ici, vous pouvez l'utiliser pleinement.»
Même l’ étudiant S a voulu nous donner son avis, affirmant que ce serait vraiment génial et très utile d'avoir une bibliothèque scolaire avec, peut-être, des textes an langue pour tous les étudiants qui étudient anglais, français, allemand, — et pourquoi pas? — chinois !
Il serait très intéressant d'avoir les textes difficiles à trouver en Italie, mais qui peuvement être achetés pendant les échanges.
Mais aujourd'hui, nous ne trouvons pas seulement de livres , dans une bibliothèque il y a aussi - nous fait voir S- des films et des documentaires qui pourraient être un excellent moyen d'améliorer leurs compétences linguistiques.
In unserer Schule ist es generell Minderjährigen nicht erlaubt zu rauchen und außerdem wollte man einen für die Raucher vorgesehenen Bereich schaffen - ironischer Weise ,,recinto” (Gehege) genannt.
Und wenn sie es nicht einmal mehr den Volljährigen erlauben zu rauchen? Was würden die Schüler davon halten? Wären sie damit einverstanden?
Schülerin G: «Als eine Gelegenheitsraucherin betrifft mich diese Frage nicht so sehr. Ich würde es aber ungerecht finden, wenn die Lehrer und Hausmeister trotzdem rauchen dürften.
Außerdem, ist sich jeder den Konsequenzen seiner Handlungen bewusst, besonders die Volljährigen. Also ist dieser Entschluss widersprüchlich.»
Schüler E: «Beh, in der Schule gibt es ja schon das Rauchverbot für Schüler unter 18 Jahren und ich finde, dass man die Pausen ohne Zigaretten verbringen kann und dann in Ruhe vor oder nach der Schule rauchen kann. Niemand aus der Schule muss jede Pause rauchen, also finde ich es richtig, das Rauchen in der Schule zu verbieten, auch weil man so die Unterstützung des Staates haben wird.»
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