Tartaglia's speech

Grazie Preside

Mi è stato offerto il privilegio e la responsabilità di poterLa salutare e di poterLa ringraziare. Per farlo preferisco tenere sotto gli occhi alcuni punti che mi preme non dimenticare. Questa occasione mi ha dato la possibilità di poter riflettere su quello che questa scuola, la Sua,la nostra scuola, mi ha dato in otto anni sul piano personale e intellettuale, qualcosa di esclusivo che altre scuole non avrebbero potuto offrirmi.

Questo progetto illuminato di scuola, se mi permette di chiamarlo così, è stato possibile grazie a Lei, grazie alla sua lotta contro riforme che volevano normalizzare e standardizzare l’istruzione e togliere allo Spinelli la sua unicità. Oggi godiamo della specificità di questa scuola che è la nostra ricchezza.
È permesso ad ogni studente tracciare il proprio percorso curriculare in modo da essere arbitro del proprio destino fin dai primi passi. Possiamo studiare le lingue in modo davvero approfondito. Al riguardo vorrei raccontare un breve aneddoto: un giorno una ragazza di un’altra scuola mi chiese di studiare insieme lo stesso argomento di biologia, io acconsentii, ma precisando che dovevo studiarlo in inglese e lei con aria sbigottita: “Ah scusami se noi mortali la studiamo solo in italiano!”.Oltre all’aspetto divertente, sorge spontaneo chiedersi: quale altra scuola ci avrebbe mai dato la possibilità di studiare in inglese biologia, matematica, fisica e storia? Nessun’altra. In nessun altro liceo potremmo studiare storia della musica, appropriarci così di una parte essenziale della cultura europea e spaziare tra orizzonti conoscitivi inaspettati. (Una piccola parentesi: frequento l’opzione scientifica, ma con storia della musica sto imparando anche un po’ di tedesco, la quarta lingua!).
Lei ci ha messo a disposizione strumenti che non esistono altrove. Gli indirizzi dello Spinelli devono la loro unicità ad un modello illuminato di scuola che Lei è riuscita a fondare selezionando insegnanti capaci che hanno condiviso la Sua idea di scuola. E perciò grazie per lo sforzo e le energie spese in questo progetto, che se da un lato L’hanno gratificata a livello personale, dall’altro Le hanno imposto tanti sacrifici (a noi studenti non ignoti).
Grazie! La Sua creatività ha permesso di inventare, partorire e far crescere questa scuola.

Torino, 16 dicembre 2011

Giulia Tartaglia

Vorrei accennare perché e come sono arrivata in questa scuola.
In quarta elementare ho avuto una rivelazione: io volevo studiare le lingue, e volevo conoscerle bene. Mia madre comprese che bisognava trovare una scuola speciale, che come usa spesso dire “avesse una marcia in più". E così ci informammo sullo Spinelli, sul suo particolare programma che ci convinse da subito. E pian piano, con il passare degli anni, quello che per me era il fine (lo studio delle lingue), divenne un mezzo, uno strumento. Questa scuola infatti è stata capace di preparare i suoi studenti a livello culturale e lavorativo per un contesto internazionale. A noi studenti non sono state date solo delle conoscenze, benché di alto livello, ma queste sono state anche forgiate e messe alla prova con progetti concreti, come concorsi (ad esempio un concorso di traduzione a livello europeo) o stage (quale lo stage annuale di matematica a Bardonecchia). Comunque durante questi otto anni non sono mancate le difficoltà, ma la scuola in quei momenti mi ha ascoltato e aiutato, quando ho sbagliato mi ha corretto. Mi ha posto sempre nuove sfide e stimoli che mi hanno insegnato a mettermi in discussione, ad andare avanti. Di certo quello che ho imparato è anche dovuto alla politica di questa scuola, al modo in cui Lei l’ha diretta.

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